A Moncalvo (Asti) dal 2 al 9 dicembre 2019 e a Carrù (Cuneo) dal 12 al 15, si svolgerà l’annuale fiera del bue grasso. Una tradizione che i due Comuni condividono da sempre e che è espressione di una storia antica, fatta di allevamento e legame con il territorio. L’edizione 2019 sarà, in entrambi i Comuni, uno degli eventi salienti dell’anno, capace di unire allevatori e curiosi, estimatori e bongustai. Spettacoli e degustazioni allieteranno i partecipanti, che potranno anche ammirare i capi di bestiame più pregiati del territorio. Le due fiere si susseguiranno a dicembre e daranno modo ai produttori di mostrare il proprio lavoro.

Moncalvo festeggia la 382a edizione

A Moncalvo la fiera arriva quest’anno alla 382a edizione e si accompagna a una grande manifestazione gastronomica. Si svolgerà il 2, 5, 8 e 9 dicembre e conterà sulla presenza di un centinaio di addetti ai lavori, che accoglieranno i turisti nell’antico porticato del Castello Gonzaga. Come ogni anno, i protagonisti saranno i buoi grassi, chiamati anche giganti bianchi, per via del colore e del loro peso, che sfiora i 10 quintali. Oltre agli immani bovini, capaci di attirare l’ammirazione dei bambini e non solo, la razza piemontese sarà celebrata anche con la presenza dei fassoni e dei manzi, cardine di una tradizione che sta vivendo in questi anni un momento di espansione. In piazza, i buoi si contenderanno il Gran Premio Città di Moncalvo, con una giuria specializzata di veterinari e allevatori, mentre al palatenda di piazza Carlo Alberto e nei ristoranti vicini si potrà degustare il meglio delle ricette tipiche. Diversi gli intrattenimenti collaterali, tra musica, mercatini e fattorie didattiche.

Novità a Carrù: la fiera durerà 4 giorni

A Carrù la prima fiera del bue grasso si svolse il 15 dicembre 1910, istituita per volere dell’amministrazione locale e del gruppo agrario di Mondovì che volevano risollevare il mercato degli animali da macello. La fiera però ha origini antiche: già nel 1473 due volte a settimana in città erano presenti i mercati dedicati al bestiame. Si era ancora lontani dall’aspetto folcloristico che contraddistingue oggi la manifestazione ma era già forte l’interesse per i giganti bianchi. La 109a edizione sarà ancora più estesa. È stato deciso che durerà quattro giorni per evitare sovraffollamenti e per rispettare interamente le norme sulla sicurezza e sul benessere degli animali. Le iscrizioni negli anni sono infatti aumentate, per la volontà di diffondere la conoscenza della razza piemontese. A questa manifestazione si potranno vedere i bovini in concorso divisi in otto categorie: tori, torelli, manze, manzi, vitelli, vitelle, vacche e buoi. L’appuntamento continuerà anche nei ristoranti locali, con menù a tema.

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